Lì, tra quelle pietre scomposte e ammucchiate, il tempo si è fermato. Non c’è vita, non c’è morte, ci sono solo ricordi. A quasi cinquant’anni dal terremoto visitare i ruderi di Montevago suscita sempre una grande emozione, un passaggio necessario per non dimenticare il disastro di quella lontana notte di gennaio dove quelle pietre messe in riga, una sull’altra, ospitavano famiglie inconsapevolmente felici.
Itinerari: il viaggio Tra storia e cultura